11 M’ Arcordo… la Vespa Ritrovata

Nel M’arcordo… del Lili, della Vespa e della Lambretta” ho raccontato la storia della Vespa 150GS 1956 che a un certo punto mi fu passata dal mi’ babbo. La Vespa fu venduta e dopo qualche passaggio arrivò a Giorgio Besi. Per anni la vidi in giro per il Borgo o parcheggiata davanti al Fiorentino, dove Giorgio aveva un negozio. Questi. agli inizi degli anni ’90, mi chiese se la volevo ricomprare. Mi disse che avevano passato una nuova legge con l’ obbligo del casco e lui si rifiutava d’ indossarlo. Io purtroppo rifiutai l’ offerta, sarebbe stato troppo complicato partarla in America.. Fino a questa mattina ho creduto che fosse  sparita nel nulla in una pila di ferri vecchi, anhe se  volevo sperare che fosse proprio la mia quella che era finita al Museum of  Modern Art (MOMA) di New York. Oggi ho saputo che non è quella e son contento: ‘l mi’ Vespone è artorneto a chesa, al Borgo! e proprio grazie al Ghiozzo, che mi permesso di scrivere “M’ Arcordo” ed a un lettore che ha letto l’ articolo “il Lili… la Vespa e la Lambretta”, sono stato felicemente sorpreso con questa e-mail:

agosto 1961, Castello di Montedoglio

<< Gent.mo Sig. Braganti,
Mi perdoni se mi permetto, ma voglio rubarle solo alcuni minuti, per
raccontarle una storia che penso reputerà interessante da “Buon Borghese” come
sono anch’io.
All’età di 14 anni (ben 19 anni fa), mio nonno (Bista Marini magazziniere
della Buitoni caro amico di suo padre) mi regalò il mio primo mezzo a due
ruote, una Vespa 50 degli anni sessanta che aveva usato lui per molti anni.
Dopo circa due anni passai ad un mezzo di cilindrata superiore ma comunque
Vespa che ho utilizzato fino alla fine degli anni 90, per poi passare
definitivamente alla moto.
Da quattro anni a questa parte, mi sono riavvicinato al mondo Vespa,
diventando un vero e proprio appassionato o meglio dire “malato” per la Vespa D’
epoca.
Ricercando tra le vecchie foto di famiglia, un giorno ho trovato una foto di
mio padre in sella ad una Vespa 98 del 1946 (la prima prodotta), questa
scoperta per mio padre è stato un vero e proprio incubo, in quanto ho iniziato
a tartassarlo di domande per capire chi fosse stato il proprietario o chi
potesse avere avuto Vespa al “Borgo” negli anni 40 e 50.
Tutto questo non ha dato luogo a nessun tipo di ritrovamento significativo,
ma sicuramente mi è servito per conoscere tanti nomi di personaggi Borghesi
(alcuni conosciuti altri no vista la differenza di età) che hanno avuto tale
glorioso mezzo di trasporto.
Circa tre mesi fa, nonostante avessi già 4 Vespa d’epoca ero alla ricerca di
un modello con il cambio a bacchetta del 1948 molto raro da trovare, quando un
mio cliente mi segnalò il nome di una persona che vendeva alcune Vespa, provenienti dalla collezione di un suo amico deceduto. Nella collezione vi era anche una Vespa come stavo cercando io, così sono andato a vedere.
Purtroppo l’oggeto che cercavo era già stato venduto, ma consigliato da un
amico (molto esperto in materia) ho posto l’attenzione su di una serie completa
di Vespa GS. Considerando la mia particolare passione per i mezzi targati AR, ho subito controllato la targa di questa Vespa che rimaneva nascosta. Ho stentato a credere ai miei occhi quando ho visto una targa AR originale del 1956 mai sostituita. Anche il Libretto di Circolazione originale dello stesso anno e in perfetto stato di conservazione ha rivelato che la Vespa “Oggi un pezzo da museo come è stata definita da lei” era proprio quella di suo padre e poi di Giorgio Besi. Così visto l’oggetto e la storia che porta con sé, in una vernice originale dell’epoca e in tutte le sue parti perfettamente
originali non ho potuto fare a meno di comprarlo e riportarlo a Sansepolcro
dove probabilmente voleva tornare da tempo! Attualmente dopo alcuni lavori di
restauro conservativo, il famoso GS 150 del 1956 è tornato a circolare per le
strade di Sansepolcro e fa parte della mia piccola collezione di Vespa

 Il prossimo fine settimana vale a dire il 04 – 05 – 06 Luglio, in occasione di Artes la Vespa sfilerà per le vie del Paese a ricordo dei mitici anni 50.

Saluti dal Borgo.

Stefano Corgnoli >>

Son felice di sapere che Stefano, che fino a pochi giorni fa non conoscevo, sia diventato l’ attento custode della mia Vespa, son sicuro che ne prenderá cura con tanto amore.

 

E come sarei voluto essere lá  per vedere il mio glorioso 52enne Vespone pavoneggiarsi per le strade del Borgo!

  

Ecco Stefano a destra fiero del suo Vespone GS ’56, col su’ babbo Andrea.

 

PS: Stefano mi ha promesso che quando artorno al Borgo mi fará fare un giro.

Fausto Braganti

Marblehead USA

6 luglio 2006

 

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