Quelli di Garibaldi erano Mille, armati di schioppi, quelli del Borgo erano Ottanta, armati di balestre. E la Sicilia non fu più la stessa.
Quelli del Borgo, che erano sbarcati a Messina nella tarda mattinata d’un giorno caldissimo della fine di luglio del 1962, puntarono subito verso il centro dell’isola, obbiettivo Caltagirone.
Giornata storica, dopo i Fenici, i Greci, i Cartaginesi, i Romani, gli Arabi, i Normanni, i Francesi, gli Spagnoli, i Piemontesi e di certo ne ho dimenticati alcuni, non potevano mancare i Borghesi, armati di balestre.
Il condottiero Giovagnoli, coadiuvato dal maresciallo La Tona e dal maestro Petrucci guidò le sue truppe al trionfo totale per la festa di San Giacomo.
Nella memoria collettiva c’è anche questa storia. Diciamo che non potrete sentire nel libro, per fortuna vostra, l’aroma d’una armata che per una settimana si lavò ben poco per la scarsità dell’acqua. Era anche un’armata arrostita, ecco cosa succede a chi marcia sotto l’implacabile sole siciliano indossando una maglia ferrata.
Fu allora che mi convinsi che uno dei grandi falsi storici sia quello di rappresentare i crociati, possenti nelle loro armature, che assaltano le mura di Gerusalemme. Impensabile!
Gli interessati ad ordinare il libro per posta si possono rivolgere a: Lorenzo Casi, Arca dei Libri, Sansepolcro
0575-75-04-88
aprile 8, 2015 alle 7:18 am |
Io c’ero, mi pare che fosse il 1961
aprile 8, 2015 alle 7:25 am |
Renato, luglio 1962
aprile 10, 2015 alle 5:26 am |
Caro Fausto ho letto la locandina del tuo libbro mi piacerebbe averne copia abito in Chieri (TO) Via silvio Geuna n.9/B nel 196o frequentavo la tua casa, ricordi……….