025A M’Arcordo riedito…Ulisse, il nonno dell’Aidi e d’Attilio, morto nella Grande Guerra.

di Giovanni Acquisti

Son passati 92 anni dalla fine della Grande Guerra, come la chiamavano i nonni, per loro non era ancora diventata La Prima, loro aveva sperato che di guerre non ce ne sarebbero state più.

 Son passati due anni da quando Giovanni mi scrisse un suo M’Arcordo… del nonno Ulisse e a seguito ha fatto ulteriori ricerche, ora passo la parola a lui.

A seguito ripeto il testo con la foto della storia raccontata due anni fa.

 Il nonno Ulisse non fu l’unico figlio della famiglia Donnini a partire per il fronte, con lui partì il fratello Davide di pochi anni più giovane seguiti, dopo alcuni mesi, da un terzo fratello Francesco che fu l’unico reduce di quella guerra. Dalla nonna la morte del suo Ulisse veniva raccontata in maniera parziale e confusa. In effetti il 4 novembre 1918 non fu la data di morte ma della comunicazione, da parte del Maresciallo dei carabinieri di Pieve S. Stefano, della sua scomparsa avvenuta esattamente il 23 ottobre cioè 11 giorni prima; i mezzi di comunicazione di allora erano quello che erano. Ho rintracciato l’atto di morte di Ulisse qualche mese fa per la cortesia della signora Mara, Funzionario dell’anagrafe di Pieve da portare ad esempio al miniministro Brunetta, che mi ha messo a disposizione tutto il materiale in possesso del Comune. Il nonno Ulisse non morì sul Fiume Piave per essere poi considerato disperso; grande delusione? No! La sua fine fu altrettanto tragica ed anche più eroica, se vogliamo. Recita l’atto di morte:

L’anno Millenovecentodiciotto il giorno Ventitre del mese di Ottobre nella Località Val Melago (Altipiano di Asiago) mancava ai vivi alle ore tredici in età di anni Ventisette il soldato Donnini Ulisse della 185 Batteria Bomba Matr. 32326 (Arezzo) nato a Pieve S. Stafano (Arezzo) figlio di Eugenio e di Angioloni Anna ammogliato con Corazzini Esterina morto in seguito a scheggia di granata nemica, sepolto a Val Melago – Cimitero Militare”.

Seguono le firme dell’Ufficiale addetto e dei testimoni il suo Tenente ed un Caporale.

Mi attivai immediatamente presso il comune di Gallio dove si trova Val Melago e seppi che da quel piccolo cimitero i caduti erano stati traslati nel Sacrario di Asiago.

Ma torniamo un attimo indietro perchè la ricerca in Comune mi portò a conoscere anche il destino dello zio Davide. Lui non riuscì a finire nemmeno il primo anno di guerra, morì a ventitre anni nell’Ospedale da campo n. 0122 il 3 gennaio 1916 per miocardite da ileotifo e risultava sepolto nel cimitero di Mereto che attualmente è nel Comune di Santa Maria la Longa (UD). Contattai il Comune e con mio sommo dispiacere mi dissero che quei caduti erano stati traslati da qualche parte che non era a loro nota, ma m’inviarono l’atto di morte. Nonostante contatti telefonici con alcuni ufficiali superiori e via e-mail, il Ministero della difesa dove esiste una sezione per la ricerca dei caduti (Onorcaduti) suddivisa in uffici che si occupano separatamente di ogni guerra, non è stato ancora in grado di scoprire dove sono i resti della zio Davide, spero soltanto che siano stati rispettati ed attendo le notizie che mi permetteranno di concludere la storia.

Contrariamente allo zio, potei contattare il comandante del Sacrario di Asiago un Colonnello conoscitore della prima guerra mondiale, che mi raccontò anche il possibile contesto della morte del nonno Ulisse.

“La sua Batteria Bombarde era la 186 (e non 185 come trascritto erroneamente dal Comune) ed aveva partecipate alle battaglie dei Tre Monti che i libri di storia non ricordano o se lo fanno solo marginalmente ma che furono fra le più aspre con continui cambiamenti del fronte e l’alternarsi di Italiani ed Austriaci sui Tre Monti che contornano la Val Melago. La sua era una batteria sommeggiata cioè trasportata dai muli e lui , servente al pezzo di artiglieria, era sicuramente anche il custode dei muli. L’ultima battaglia con la quale i nostri avevano riconquistato le posizioni era avvenuta a giugno ma, dopo aver riassestato le truppe sulle nuove posizioni gli austriaci avevano ricominciato una dura controffensiva fatta particolarmente di scontri fra artiglierie per la riconquista delle posizioni perse che avrebbe potuto permettere loro un ultimo colpo di coda per sovvertire le sorti della guerra, anche se, ormai, sembravano già segnate”.

Il Colonnello mi invitò a recarmi ad Asiago cosa che i miei problemi non mi hanno ancora permesso, ma credo che appena possibile manterrò la promessa fatta alla nonna di portare un fiore e un bacio sulla tomba del suo Ulisse.

Questa è un po’ la sintesi della mia ricerca che voglio concludere con una visita alle due tombe dei fratelli Ulisse e Davide Donnini morti per la Patria, che assieme alle testimonianze di altri parenti che hanno conosciuto sia i loro genitori che i numerosi altri fratelli mi permetteranno di farne un racconto.  

Giovanni Acquisti.

Sansepolcro 4 novembre 2010

                                                                                                                                   Ecco il M’Arcordo… di due anni fa.

 La vita di ognuno di noi è un groviglio di episodi, a volte difficile da districare, altre talmente facile che basta tirare un capo del filo e tutto appare come un piatto susseguirsi di fatti in ordine cronologico. C’è chi impiega più di cento anni per morire e c’è chi vive con tale intensità che alla sua morte i suoi anni trenta o cento che siano ci sembrano comunque troppo pochi.

Tanti soldati sono morti nella Grande Guerra e molti di loro non hanno avuto nemmeno la soddisfazione di sapere perché. Lo sapete qual’è è il grado più alto che ho visto nei Sacrari del Veneto e dintorni? Tenente Colonnello… e si i generali non muoiono mai in guerra. Oggi però è un giorno speciale, per noi Italiani è l’anniversario della vittoria, un giorno di gloria e felicità; per la nonna Esterina, la nonna di mia moglie Aidi, fino a quando è stata viva, era il giorno della sua morte civile. Aveva 26 anni e pochi giorni dopo mentre ormai aspettava il ritorno del marito con l’emozione di potergli presentare finalmente quel figlio di tre anni che Lui aveva fatto appena in tempo a vedere prima di partire, le fecero visita i Carabinieri di Pieve che le comunicarono che il SOLDATO DONNINI ULISSE di Eugenio, era morto attraversando il Piave con il suo mulo. Proprio così il 4 novembre 1918, mentre stava tornando a casa, era annegato nella acque del Piave che ingrossato dalle piogge autunnali aveva smesso per un attimo di mormorare e si era presa la vita di quel giovane soldato.

Ecco, oggi il mio ricordo va a tutti i GRANDI SOLDATI che sono morti inutilmente in guerra obbedendo agli ordini di “piccoli generali” che non furono capaci nemmeno di morire combattendo. Ma permettetemi di ricordare con un po’ più d’affetto il

SOLDATO SEMPLICE DONNINI ULISSE

 
 

 

Soldato semplice Donnini Ulisse

 

 

di Eugenio che partì per una guerra contro l’oppressore austro-ungarico di cui lui, certamente, non conosceva nemmeno l’esistenza; a quel giovane contadino di Cercetole interessava conoscere solo il tempo dell’aratura e della semina ed era l’unico sapere che poteva sfamare la sua famiglia. La Patria riconoscente lo ripagò con poche lire, (ricordo negli anni ‘70 la pensione di 30.000 lire ogni 2 mesi) io posso onorarlo con il mio ricordo a 90 anni dalla sua incredibile fine per far si che nessuno di questi GRANDI EROI venga completamente dimenticato.

                                                                                                Giovanni Acquisti

 

Sansepolcro, 4 novembre 2008

 

 

 

Ed infine ecco una poesia ghe Giovanni a voluto dedicare al nonno.

 NONNO ULISSE E LA SUA “AMATA SPOSA”.

 Finalmente la guerra era finita

e il suo Ulisse sarebbe ritornato

ma il destino, padrone della vita,

amara sorte le aveva riservato.

Assorta nei suoi teneri pensieri

sognava i baci e le sue forti mani

sembrava che il suo uomo, solo ieri,

fosse partito per luoghi assai lontani.

Con quella maledetta cartolina

che la Patria matrigna gli inviava,

era stato avvisato una mattina

che una guerra lontana lo aspettava.

“Ma chi sarà l’infame Imperatore

che la mia terra vuole conquistare?

Che vorrà mai da questo agricoltore

che la famiglia sua deve sfamare?

Cecco Beppe m’han detto che si chiama

ma io non so nemmeno dove stia;

perché dalla mia donna che mi ama

ingiustamente vuol portarmi via?”

Tante domande senza capir molto

per lui che limitava conoscenza

ai tempi della semina e al raccolto:

quelli essenziali per la sopravvivenza.

Così lasciò la sua dolce Esterina

e quel figlio da pochi giorni nato

e da Cercatole, di buona mattina,

partì pel suo dovere di soldato.

Oltre tre anni durò il suo tribolare

qualche lettera tenera all’ amata

col suo mulo una foto a ricordare

che non l’avrebbe mai dimenticata.

E così il quattro novembre del diciotto,

coi crucchi in fuga da quella terra invasa,

finì per gli Italiani quel complotto

e finalmente si tornava a casa.

Ma non Ulisse! Il fiume dell’onore

di quella guerra giudice supremo,

sfogando la sua rabbia e il suo furore,

volle da lui quel sacrificio estremo.

E lei che sulla soglia l’aspettava

con in braccio quel figlio tanto amato

vide quella divisa che arrancava

sul viottolo che costeggiava il prato.

Corse felice “Ulisse!!! Sei tornato?”

Ma fatti pochi passi si arrestò;

non era lui, non era il suo soldato

e il maresciallo il foglio consegnò.

Qualche parola per la circostanza

poi lei rimase sola al suo destino,

il suo sguardo perduto in lontananza

cercava il volto del suo contadino.

Ma quel viso rimasto nel Cadore

non poteva il suo pianto consolare;

tramontava la vita nel suo cuore  

neanche una tomba per poter pregare.

 

“Ma lei che lo amava aspettava il ritorno
d’un soldato vivo d’un eroe morto che ne farà?
se accanto nel letto le è rimasta la gloria
d’una medaglia alla memoria”

(Fabrizio De Andrè)

Sansepolcro, febbraio 2009

 

7 Risposte to “025A M’Arcordo riedito…Ulisse, il nonno dell’Aidi e d’Attilio, morto nella Grande Guerra.”

  1. ADRIANO CASCIANINI Says:

    sei favoloso…

  2. Giovanni e Aidi Says:

    Grazie Fausto! a nome della nonna Esterina e del suo Ulisse. Queste cose ci danno la certezza che, aldilà delle fede, il nostro ricordo faccia rivivere i nostri cari oltre la morte. Oggi più di altre occasioni li abbiamo sentiti accanto a noi.

  3. giovanni dionisi Says:

    In merito a questo M’Arcordo dove Giovanni Acquisti ha evidenziato una notevole cura nella ricerca, quantunque sicuramente dolorosa, degli eventi descritti ed una delicata sensibilità nella sua poesia desidero evidenziare un fatto veramente strano capitatomi per quanto riguarda l’esperienza della grande guerra di mio nonno Nicola Bini.
    A novembre dell’anno scorso ricevo una lettera di una signora di Quarrata alla quale è allegata la trascrizione di un diario di guerra che la stessa aveva comprato ad un mercatino. Il diario era di Nicola Bini e la signora ha poi fatto le ricerche che l’hanno portata a scoprire che quel diario era di mio nonno e l’originale del quale ha successivamente donato al Comune di Pieve S. Stefano dove esiste un archivio diaristico a livello nazionale.
    La signora dice di essere rimasta colpita dalla personalità di mio nonno e dal suo attaccamento alla famiglia che traspaiono dalla sue parole tanto che ha voluto farmi cosa gradita rintracciando il mio indirizzo per potermi inviare copia della trascrizione.
    In effetti leggere le righe di quel diario, di cui alcune parti collimano con i racconti di guerra di mio nonno, mi ha dato una piacevole commozione e gli eventi personali in esso descritti narrano di sacrifici, pericoli e tragedia incombente che, purtroppo, come nella descrizione di Giovanni Acquisti, si materializza nella dolorosa scomparsa dei suoi cari. Sarà valso a qualcosa quel sacrificio personale estremo? Speriamo di sì.
    Io invece ho avuto la fortuna di conoscere mio nonno il ricordo delle passeggiate durante le quali mi insegnava tante cose è ancora vivo e quel tuffo nel suo passato di cui ignoravo quei particolari me lo rende ancora più vicino.
    E ciò grazie alla delicatezza e sensibilità di una gentile signora che è rimasta colpita dalla personalità e bontà che trasparivano dalle righe di quel diario, alla quale sarò per sempre grato, come espressoLe nella mia lettera di risposta.
    Tanto per la precisione mio nonno si è fatto poi tutte le successive guerre finendo la sua carriera come ufficiale all’areoporto di Castiglione del Lago.
    E questo è quanto posso dire in merito ai ricordi della grande guerra che certo sono poca cosa in confronto a quelli dolorosi e delicati di Giovanni Acquisti, di fronte al sacrificio dei cui cari noi tutti dobbiamo ancora alzarci in piedi.

  4. Giovanni e Aidi Says:

    Carissimo Giovanni… Dionisi naturalmente,
    ti ricordi? ci trovammo qualche anno fa quando ero ancora un Funzionario del Ministero della Finanze presso l’Ufficio del Registro. Con immenso piacere ho letto il tuo commento. La vita riserva delle gradevoli sorprese quando meno te le aspetti sta alla nostra sensibilità farne tesoro. Ho un ricordo molto nitido di tua madre, la signora Alba se non sbaglio, e del suo negozio sul Corso dove si potevano trovare solo cose di classe e la ricordo anche cliente affezionata del bar di mio padre. Molto più confuso è il ricordo di tuo nonno che pure frequentava il bar. Ringraziamo il nostro comune amico Fausto e la sua capacità di incantare con i suoi racconti che ci riportano a tempi spenzierati e a volte riesce magicamente a fare incontrare persone che da tempo si erano diciamo perdute di vista. Grazie per le tue parole e… continuiamo a condivedere i “m’arcordo” di Fausto con grande affetto e simpatia. Ciao!

  5. Mario Besi Says:

    Grazie Fausto
    ci fai passare momenti pieni di emozioni.

    Cari saluti
    Mario

  6. Paolo Bonini Says:

    I resti dello zio Davide sepolto a Mereto di Capitolo frazione di S.Maria la Longa potrebbero essere a Udine nel Tempio Ossario saluti Paolo

  7. 99 M’Arcordo… il nonno Ulisse e l’ufficiale austriaco. « M’Arcordo… Says:

    […] https://biturgus.wordpress.com/25a-m%e2%80%99arcordo%e2%80%a6il-nonno-ulisse-di-giovanni-acquisti/ […]

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