036 …’st’anno ‘n me so’ mica scordeto de favve l’auguri.
(come forse avrebbe detto Dorieno)
Ogni anno doverosamente mandiamo, o lo facciamo a voce, gli auguri per Natale, per l’ Anno Nuovo, per Hanukhah, per il Solstizio d’Inverno o semplicemente diciamo Buone Feste così accontetiamo tutti.
Perché facciamo questo? Perchè vogliamo sperare che tutti quelli che ci sono cari, che amiamo abbiano un futuro migliore. Diamo per scontato che quello che abbiamo avuto non sia stato buono? Non necessariamente.
Quello che ci dá forza è la speranza.
Parlando di speranza vi mando due foto del Natale del ’44 (potrebbe essere anche quello del ’45) che un amico mi ha mandato. A quel tempo un contigente di truppe polacche rimase al Borgo. Alcuni ci armasero de più, sposandosi con delle citte del luogo.
Penso che quell’anno questo fu l’unico albero di Natale al Borgo, anche perche’ ancora da noi non c’era la tradizione. Noi se feceva il Presepio.
Non sembra gran che.
Considerando i tempi mi rasserena il pensiero del desiderio di pace e di speranza che quei giovani che lo decorarono avevano nel cuore, dopo le incredibili peripezie passate dalla Polonia per arrivare al Borgo. Un viaggio durato 4 anni.
Anche noi come loro vogliamo dividere il pane (qualcuno preferisce i cappelletti) con i nostri cari e sperare in giorni pieni di pace e d’amore.
La speranza e’ la grande forza dell’umanita’.
E con questo vi abbraccio forte forte!
Fausto
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