058 M’Arcordo… ‘sta volta gnente. Moh smetto, almeno per un po’!

Alora me sa ch’é l’ora de smettere.

Se s’era a veglia v’avrei detto:

“Oh citti! So’ stracco, sa di’ d’anda’ a dormi’. Moh ve saluto e se ho voglia ve n’arconto de più ‘n’altra volta.”

Ma ‘n so quando sará ‘n’antra volta.

 Cominciai a scrivere i “M’arcordo” a marzo dell’anno scorso (2008), ed i primi furono pubblicati nel Ghiozzo e doveva essere un piccolo progetto, ma poi m’ha preso la mano. Verso la metá giugno cominciai a raccoglierli nel blog di Biturgus. Col tempo speravo di imparare e farlo graficamente più facile da navigare e gradevole da vedere, ma non ci son riuscito. Scusatemi.

É stata nell’insieme un’ottima esperienza, grazie proprio a tanti di voi che mi avete seguito. Con questi scritti, dopo aver resuscitato tanti morti, ho ritrovato vecchi amici e ne ho fatti di nuovi. Molti mi hanno incoraggiato, altri aiutato a correggere le mie inesattezze, altri ancora hanno scritto i loro “M’arcordo”. Ho persino ritrovato la mia Vespa, o meglio Il Vespone. Grazie Stefano!

Credo che sia giunta l’ora di smettere, prima che diventi troppo prolisso e noioso. Sono arrivato al punto che non m’arcordo se una storia l’ho giá detta o no. E questo non é un buon segno. Di “M’arcordi” iniziati e poi mai finiti ce ne sono almeno una ventina; forse, se all’improvviso “me scappa ‘n M’arcordo” corro e lo scrivo, ma per adesso ve l’ardico:

“Ora basta!”

 Il blog Biturgus rimane attivo.

 Ho in mente due progetti e spero d’essere abbastanza organizzato da poterci lavorare in contemporanea.

 Ho intenzione di riordinare, rivedere, sviluppare, tagliare i miei “M’Arcordo” per poi farne un libro. C’é chi me ha fatto giá una copia bella e rilegata d’una buona parte di quelli usciti nel blog. Grazie Marcello!

 Inoltre, e a questo spero di dedicare più tempo, voglio scivere un romanzo. Lo so, anche io sono uno di quelli che andando quasi in pensione vuole scrivere, forse noi “scrittori” siamo di più di quelli che si chiamano “lettori”. Come a suo tempo ho giá accennato ad alcuni si tratterebbe d’una storia diciamo polizziesca, con spunti erotici (il sesso interessa sempre, dovresti vedere quanti sono quelli che leggono il “M’Arcordo” delle giarrettiere! Sta battendo quello della “Vespa ritrovata”).

 La Storia:

Il protagonista, dopo quarant’anni di lontananza ritorna in Italia (dalle nostre parti) per aiutare un suo vecchio amico a dirigere un agriturismo di lusso. E qui comincia una nuova vita ed una serie d’avventure. Inevitabile pensare che la storia possa essere in parte autobiagrafica, ma lo sará solo marginalmente. Il nostro eroe Luca, come altri personaggi e luoghi, sará la somma di varie persone vere ed immaginate. Il tutto si svilupperá in bilico fra la ricerca di ritrovare il suo lontano passato e la realtá d’una nuova vita dal ritmo sconosciuto.

Formato:  

Ho pensato di scrivere nel formato del romanzo epistolare, dove la storia si sviluppa attravarso le lettere e diarii dei varii personaggi coinvolti, il primo che mi viene in mente e’ Dracula di Stoker. Poi per aggregarrmi ai grandi non posso non citare Foscolo e Goethe. La storia sará narrata come in un mosaico dove le tessere non saranno solo lettere e diari ma anche i nuovi metodi di comunicazione, come e-mails, blogs, e se ci sara’ bisogno, anche instant messages col telefonino.

Distribuzione:

L’obbiettivo finale é quello farne un libro. Per inizziare penso di pubblicarlo a puntate in un blog, una specie di feuilleton elettronico settimanale.

Vedremo. L’obbietivo é fare uscire il primo capitolo verso settembre. Poi vedremo se vale la pena di farne un libro.

 V’arcordate la proposta de la Marcia Garibaldina (23mo M’Arcordo)? https://biturgus.wordpress.com/23-m%e2%80%99arcordo%e2%80%a6%e2%80%a6-no-%e2%80%98sta-volta-se-pensa-al-futuro/

 

Bandiera della Repubblica Romana (1849)

Bandiera della Repubblica Romana (1849)

Bene, se fará, anche se in formato ridotto. Lo scorso marzo ho fatto un giro per studiare il tracciato, molte cose son cambiate in 160 anni. Il tracciato da Castiglion Fiorentino ad Arezzo non é quello dei tempi di Garibaldi. La strada è stretta e i camion son più pericolosi degli inseguitori austriaci che lo braccavabo. Arezzo stesso, con tutti gli sviluppi urbani intorno alle mura non ha quasi nulla di quei tempi.  Camminare lungo valle della Sovara,con sopra di noi i viadotti della nuova superstrada non offre un bel paesaggio. Alora se ‘ncomicia quasi a Monterchi, dove comincia la strada per Citerna.  

 Detto questo, ecco il nuovo programma, da finalizzare nei dettagli.

 Venerdi 24 luglio, 2009. Monterchi – Citerna (circa km.4.00)                         ore 16.00: Adunata al bivio della via che sale verso Citerna.

 Sabato 25 luglio, 2009. Citerna – Sangiustino (circa km.11.00)                       ore 8.00: Adunata alla porta di Citerna. Si scende verso Pistrino per per raggiungere San Giustino. Qui in piazza, davanti al Bar del Belloni, verso le 12:00 incontreremo anche quelli che non hanno camminato. Momento culminate della Marcia. Contiamo i rappresentanti di varie associazioni e anche una banda musicale. Secondo i racconti tramandati, le donne di San Giustino prepararono il pane per i Garibaldini, si dice che fossero ancora circa 2000. Non c’era tempo di far lievitare il pane, e gli affamati si dovettero accontentare delle ciaccie. Sembra la storia di Mosè che lascia l’Egitto! I Sangiustinesi ci offriranno le ciaccie

 Domenica 26 luglio, 2009. San Giustino – Bocca Trabaria (circa km 16.00)               ore 8.00: Adunata in piazza a San Giustino e si comincia la parte di dura della Marcia. Stiamo allestendo uno spuntino verso la Casa Cantoniera, quella con la lapide che ricorda il passaggio.

 Si dice che Garibaldi fece buona parte di questo percorso in carrozza, faceva compagnia ed aiutava Anita incinta e malatissima. Come si sa questa morirá pochi giorni dopo in una capannuccia nelle Paludi di Comacchio.

 Spero che questa marcia possa divenire un evento annuale…

 E per finire sapete che il prossimo maggio sará il 150simo anniversario della Spedizione dei Mille? Il revisionismo dei nordisti della Lega dimentica che la grandissima maggioranza dei Mille erano proprio delle loro parti.

Allora, dopo aver visto i risultati della marcia di quest’estate, m’ é venuta un’idea, ancora al livello di larva, di fare una passeggiata, si una passeggiata, da Marsala a Caltafimi. Vedremo.

 23 maggio 2009, Marblehead, MA USA                                                                                        

 ftbraganti@verizon.net

Facebook: Fausto Braganti

Skype:       Biturgus (de rado)

 

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